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Il Sito di Gianfranco Bertagni

 

"La conoscenza di Dio non si può ottenere cercandola; tuttavia solo coloro che la cercano la trovano"
(Bayazid al-Bistami)

"Chi non cerca è addormentato, chi cerca è un accattone"
(Yun Men)

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Cultura. E' morto Elémire Zolla

Roma, 30 maggio 2002
E' morto oggi pomeriggio a Montepulciano Elemire Zolla, filosofo e studioso delle religioni. Viveva in modo molto riservato da alcuni anni in una abitazione del centro storico, dove, verso le 17, è avvenuto il decesso.  Da alcuni mesi soffriva di asma e di altri gravi disturbi.

Uomo di straordinaria e multiforme cultura, Elemire Zolla  è stato uno dei principali studiosi e interpreti in Italia del pensiero "tradizionale", intendendo questo termine come pensiero svincolato dalle ideologie contemporanee e risalente alle fonti mitiche della cultura.

Nato a Torino il 9 luglio 1926, aveva avuto un percorso intellettuale estremamente ricco e complesso. Docente di letteratura inglese a Genova e poi di letteratura anglo-americana a Roma, aveva esplorato le vie meno battute della narrativa di lingua inglese, studiando tematiche come quella del superuomo, del gotico, della ispirazione mito-poetica (fu tra coloro che fecero conosce J.R.R. Tolkien in Italia).

Studioso delle religioni e delle culture orientali, aveva cercato in esse le radici delle contrapposizioni e delle coincidenze fra il mondo d'Oriente e quello d'Occidente. Cultore delle tematiche alternative, aveva riportato alla luce la ricchezza di tradizioni ed esperienze dimenticate, come l'alchimia, il tantrismo, il pensiero magico.

In tutto ciò, non aveva dimenticato di essere un esponente della cultura moderna, attivo nel mondo d'oggi: dalla sovrapposizione fra elementi ideali antichissimi e dati della conoscenza moderna, aveva tratto approfondimenti di grande originalità, come l'accostamento delle visioni dei mistici alla "realtà virtuale" della moderna elettronica.

Narratore oltre che saggista, aveva vinto nel 1956 il Premio Strega con "Minuetto per l'inferno".

Il suo libro più famoso è ancora "I letterati e lo sciamano", del 1969, nel quale - sulla scorta anche delle ricerche di Mircea Eliade - rivelò la ricchezza poetica del pensiero "primitivo", contestando l'interpretazione freddamente strutturalista allora di moda fra gli antropologi che studiavano le popolazioni "primitive"; un termine, questo, che ha sempre ferocemente avversato.

Fondamentale nella sua produzione è la folta antologia "I mistici dell'Occidente" (1977), pubblicata in diversi volumi, nella quale riporta e commenta con grande penetrazione le pagine più importanti del pensiero religioso/trascendente della nostra tradizione culturale.

Fra gli altri suoi libri "Storia del fantasticare", saggio mirabilmente percettivo sulle origini del fantastico nella letteratura (tema esplorato anche il "Lo stupore infantile"); e poi "Aure" (1985), "Uscite dal mondo" (1992), "Le tre vie" (1995), tutti dedicati all'esplorazione della spiritualità orientale. Il suo ultimo volume uscito, nel 2001, è "Che cos'è la tradizione". Per i prossimi mesi è annunciato il suo ultimo libro, che uscirà postumo, "Discesa agli inferi e resurrezione".

 

Da: http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=22385

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